
Bianco su bianco, ancora per quanto? Pernice bianca (alpina), Lagopus muta (helvetica)
Presente sulle Alpi, sui Pirenei e nelle regioni artiche con tundra su substrato roccioso in Eurasia e Nord-America, la pernice bianca, Lagopus muta, è il membro forse più iconico e di sicuro più fragile di quella che un tempo era la famiglia dei Tetraonidi (ora una sottofamiglia tipicamente boreale del più esteso ed eterogeneo gruppo dei Fasianidi), uccelli di aspetto “galliforme” variamente adattati a condizioni ambientali temperato-fredde, caratterizzate da una lunga stagione invernale e basse temperature. La “bianca”, in particolare, è altamente specializzata a vivere in alcuni tra i contesti ambientali più estremi della Terra, le aree di alta montagna al di sopra del limite della vegetazione arborea e le terre a nord della linea degli alberi nelle porzioni più settentrionali dell’emisfero boreale.
In risposta al lungo innevamento del substrato e alla scarsità di nascondigli negli ambienti frequentati, la pernice bianca ha evoluto una strategia di sopravvivenza incentrata su un piumaggio molto criptico (cioè in grado di permetterle di risultare poco visibile, quindi di “mimetizzarsi”) che cambia con le stagioni: nei mesi tardo-primaverili ed estivi la pernice ha un abito grigio-brunastro screziato che la confonde col suolo e le pietraie, ma dopo la riproduzione, in autunno inoltrato, acquisisce grazie alla muta post-riproduttiva un piumaggio completamente bianco (ad eccezione delle timoniere, nere), piumaggio che le consente un assoluto camouflage nel candore di un paesaggio d’alta quota (auspicabilmente) coperto di neve.
Come in altre specie d’alta quota, come l’ermellino e la lepre variabile, l’acquisizione dell’abito invernale, candido e criptico con un ambiente innevato, avviene però principalmente in conseguenza dell’accorciamento autunnale del fotoperiodo e dell’abbassamento delle temperature, ma non in dipendenza dalla presenza di neve. Inverni più miti e con meno precipitazioni nevose espongono quindi questi animali al pericoloso paradosso di diventare bianchi in un contesto ambientale sempre meno imbiancato (dove, di conseguenza, risulteranno molto visibili e poco protetti).
Quello della perdita o riduzione del “potere mimetico” è solo una dei problemi con cui la pernice bianca si trova a confrontarsi per effetto del climate change. Anche se a livello globale la pernice bianca è classificata come “Least Concern” (minor preoccupazione) nella Lista Rossa della IUCN, il suo status sulle Alpi (dove abita ad altitudini comprese tra i 1.800 e i 3.000 metri, prediligendo pendii rocciosi, ghiaioni e praterie alpine, dunque habitat caratterizzati da vegetazione rada, condizioni climatiche rigide e risorse stagionali limitate) è decisamente più precario.
La sua distribuzione è per definizione frammentaria, condizionata dalla disponibilità di ambienti adatti e dalla connettività tra di essi e il cambiamento climatico acuisce la fragilità e la precarietà della situazione: l’aumento delle temperature sta riducendo la disponibilità di manto nevoso, fondamentale per la mimetizzazione invernale della pernice bianca; inoltre, il riscaldamento globale sta causando spostamenti verso l’alto delle zone di vegetazione, riducendo l’estensione degli ambienti alpini adatti e chiudendo la pernice bianca in una sorta di “trappola sommitale” (summit trap).
A questo va aggiunto, inevitabile, un fattore antropico: lo sviluppo di infrastrutture turistiche in montagna, come stazioni sciistiche, strade e sentieri escursionistici causa una frammentazione dell’habitat, interrompendo la continuità dei territori della pernice bianca, limitando lo scambio genetico e aumentando il rischio di estinzioni locali. Analogamente, le crescenti attività ricreative sulle Alpi (sci fuori-pista, escursionismo, mountain bike) possono rappresentare non trascurabili fattori di disturbo durante i periodi critici di riproduzione e svernamento, causando stress e riduzione del successo riproduttivo.
Riusciremo a garantire “candida gallinella” un futuro sufficientemente bianco e indisturbato?